Ciaooo


"Le Cronache di un Era" è un diario-blog gestito da soltanto tre miseri umani.Un bel giorno questi tre umani decidono di impersonificare altrettanti personaggi. Felix un umano ed Eofisos un nano (ovviamente il terzo è il Master).


Come si potrà immaginare si tratta di un gdr (gioco di ruolo) svolto durante la settimana.
Daltro canto chi ha mai visto in un gdr un Nano che gira con un Mercante; ebbene a quanto sembra la storia va avanti intrigandosi sempre più.
Con mouse e tastiera alla mano i tre umani decidono di postare le loro varie sessioni di gioco in questo diario-blog per condividere con te che stai leggendo quello che salta fuori.


Buona lettura

lunedì 15 novembre 2010

Il mistero si infittisce

Giorno 20

L'incontro con il mago durante la ronda

Un forte mal di testa mi sveglia dal mio sonno.
Riesco a capire che mi trovo per l’ennesima volta all’interno del tempio di Shallia. Fermo una delle sacerdotesse e vengo a sapere che il Nano e io siamo rimasti a dormire per ben due giorni, mentre l’altra persona che era entrata con noi (il marinaio), dato che non era ferito cosi gravemente, se ne era andato il giorno prima.

La vecchietta che si portava dietro però non è riuscita a sopravvivere alle ferite riportate durante il combattimento e il prezioso contenuto della sua sacca è andato perduto.
Dall’esterno provengono i cruenti suoni della battaglia, l’assedio è ripreso, come ci conferma la sacerdotessa.


Pochi momenti più tardi incontriamo James Armstrong. Porta ancora le cicatrici dell’ultimo combattimento nel quale è stato sopraffatto.
Si regge a stento su un precario bastone e ha l’occhio destro coperto con una benda che ha visto tempi migliori. La voce roca non nasconde la sorpresa nel vederci.
Ci racconta che fortunatamente le sacerdotesse sono riuscite a salvarlo quando ormai la morte stava per ghermirlo.
“Vedo che anche voi non siete messi molto bene, cosa vi è accaduto?!”
Raccontiamo le nostre ultime vicissitudini, cercando di tralasciare dettagli sull’attacco alla casa degli scolari.
Il prete cambiando discorso ci chiede di procuragli un guanto per poter eseguire un rituale. Rimaniamo un po’ sorpresi dalla cosa, ma ottemperiamo alla richiesta riuscendo a procurarci un paio di guanti di pelle da una guardia morta in battaglia.
Il rituale fa in modo che le nostre ferite vengano parzialmente rimarginate, non torniamo al pieno delle nostre energie, ma è sempre meglio di niente.
Mentre James ci guarisce vediamo arrivare Ranald, impaziente di avere un rapporto sull’attacco alla casa degli scolari.
Cerchiamo di fare una sintesi dell’attacco descrivendo i punti più importanti, per un attimo l’espressione di Ranald si incupisce facendomi capire che le cose sono andate peggio del previsto. La situazione non è delle più rosee e il cacciatore di streghe decide di raccogliere ulteriori informazioni dal mago che ci aveva guidato durante l’assalto. Prima di andare si assicura di consegnarmi un’armatura di maglie di ferro e un resistente elmo di cuoio per proteggere la mia incolumità.
James a questo punto ci informa che appena pronto, andrà a riunirsi al suo gruppo che ha creato una guarnigione alla porta Nord della città e che se vogliamo possiamo raggiungerlo.
Decidiamo però di passare dalla mia abitazione per terminare quello che avevo iniziato; l’ascia del Nano da troppo tempo stava ferma in attesa della mia arte.
Con l’aiuto del Nano do il mio meglio, riuscendo ad aggiustare alla l’arma, rendendola anche più affilata e mortale di prima. Approfittando dell’attimo di tranquillità e del momento positivo cerco di aggiustare la mia vecchia pistola ancora malandata. Oggi è proprio la mia giornata! Armeggiando con i meccanismi riesco non solo a rimetterla in sesto, ma anche a migliorarne le prestazioni raffinandone la stabilità. Come tocco finale aggiungo un’intarsio col mio nome “Ign.Felix”.

Senza trattenerci oltre ci avviamo verso la porta Nord.

I rumori della battaglia si fanno sempre più forti tanto che appena girato l’angolo di una casa intravediamo l’ingegnere intento a sparare giù dalle mura insieme a una decina di guardie che li danno man forte.
Lo chiamo e appena mi vede, senza indugio mi grida di rifornirmi di munizioni e salire a dare una mano.

Cosi arrivati sulle mura iniziamo a difendere la città ancora una volta.
Il Nano fa quello che può scagliando pietre che rallentano l’avanzata delle bestie, mentre io scocco frecce a raffica uccidendo numerosi nemici trafiggendoli.
Ad un tratto mi accorgo che delle bestie sono riuscite ad arrampicarsi lungo le mura e stanno scavalcando.
Attiro l’attenzione dell’ingegnere e delle guardie verso quella zona. Il Nano parte in carica su una di loro.
Decido di non buttarmi nella mischia e mi apparto per caricare il fucile. Non sono bestie come le altre, hanno degli uncini al posto delle mani che consentono un’agevole scalata delle mura e che usati in battaglia diventano armi taglienti e mortali come pugnali.
Il Nano si destreggia bene, combattendo anche con metodi non proprio convenzionali, brandendo l’ascia e costringendo qualche bestia a prendere la via più breve per tornare da dove erano venute.
Lo scontro è molto difficile, uomini e bestie si spingono a vicenda volando spesso al di là del parapetto finendo sfracellati a terra.
Finito di caricare il mio fucile libero le mura dalle ultime creature demoniache che tentavano di scalare.
Alla fine l’offensiva e stata arrestata cosi deciamo di continuare il cammino verso la porta Nord.
Qui incontriamo una sorpresa.
"Ma non ce nessuno!”
Il piazzale che dava davanti alla porta era completamente deserto, nessun rumore, nessuna guardia a presidiarlo e cosa ancora più strana, nessuna creatura che stesse attaccado la porta.
Mi accorgo, però, di un lembo di stoffa viola impigliato nelle schegge di legno del grande portone.

"Quello è un pezzo dalla tunica di uno degli scolari”
Inoltre dei strani segni a terra partono da un punto del piazzare e spariscono dietro ad una casa.
Sembrano quasi dei segni di trascinamento come se una persona fosse stata trascinata e avesse lasciato quei segni con i piedi.
La situazione non ci convince e decidiamo di tornare sui nostri passi, quando proprio in quel momento incontriamo il mago che era con noi all’attacco alla casa
Raccontiamo a lui quello che abbiamo visto alla porta Nord, ma la cosa non lo entusiasma...
“Questa non ci voleva, solo un miracolo ci potrà salvare, ormai è troppo tardi. Se quello che mi avete detto è vero, è finita.
Sorvegliate la porta Nord fino a che non ritorno e poi decideremo il da farsi.”
Non che la cosa ci piaccia molto, ma anche questa volta ottemperiamo e manteniamo posizione al piazzale della porta Nord.

Nessun commento:

Posta un commento

Non guardarmi così, dì qualcosa o ti apro in due con la mia ascia!