Ciaooo


"Le Cronache di un Era" è un diario-blog gestito da soltanto tre miseri umani.Un bel giorno questi tre umani decidono di impersonificare altrettanti personaggi. Felix un umano ed Eofisos un nano (ovviamente il terzo è il Master).


Come si potrà immaginare si tratta di un gdr (gioco di ruolo) svolto durante la settimana.
Daltro canto chi ha mai visto in un gdr un Nano che gira con un Mercante; ebbene a quanto sembra la storia va avanti intrigandosi sempre più.
Con mouse e tastiera alla mano i tre umani decidono di postare le loro varie sessioni di gioco in questo diario-blog per condividere con te che stai leggendo quello che salta fuori.


Buona lettura

domenica 18 settembre 2011

Approfondimenti

Prima di pubblicare le ultime mirabolanti imprese vorrei dare alcune informazioni riguardati il nuovo giocatore "MC Cole". dopo il salto trovate il background (curato dal master).




MC Cole


Della sua origine si sa poco. 
Discende da una dinastia di Alti Elfi che preferì rimanere nel vecchio mondo piuttosto che tornare sull'isola di Ulthuan dopo la Guerra delle Barbe. Fu suo padre, piu di duemila anni prima, a decidere di rimanere, perchè ormai si era affezionato a quei luoghi e ai suoi abitanti. Soprattutto era interessato, cosa piu unica che rara per un alto elfo, agli umani con le loro vite brevi e la loro continua voglia di fare e scoprire. Diceva che gli umani erano cosi attivi proprio perche avevano cosi poco tempo, mentre per chi puo vivere indefinitamente il tempo acquista un ruolo secondario. ( Bhe, diceva anche che i nani erano sempre stupidi e nervosi perchè l'aria che respiravano era quella bassa e umida che sta a mezzo metro di altezza, ma questa è un'altra storia...).
La sua famiglia si trasferì nella foresta, come fecero anche altri elfi, per nascondersi dai pericoli che andavano aumentando nel vecchio mondo senza più baluardi elfici a difendere quelle terre. Tuttavia non persero mai le tradizioni della propria terra. Non si confusero mai con quelle popolazioni elfiche volontariamente o meno dimentiche delle proprie origini che vennero poi rinominate elfi silvani, completamente separate dagli Alti Elfi di Ulthuan.
Naque circa trenta anni fa in una notte di battaglia dal ventre di sua madre ormai morta. Fu salvato e accudito da una donna elfica in fuga, Labelith, che si prese cura di lui per i primi anni e con cui visse nella foresta. Lei non gli racconto mai chi aveva saccheggiato il loro villaggio e ucciso i suoi parenti, ma ogni volta che chiedeva informazioni sugli uomini bestia che popolavano quelle selve, lei si incupiva e non rispondeva. 
A causa della distruzione del palazzo dei suoi avi non riusci mai ad avere accesso alla conoscenza che i tomi di suo padre gli avrebbero mostrato. Tali libri gli avrebbero permesso di sapere tutto sul vecchio mondo, sulla navigazione, sugli astri, sugli elfi di Ulthuan e su come accendere un fuoco con la magia.
Tutto quello che sapeva l'aveva imparato da Labelith e direttamente dall'esperienza pratica del vivere da solo nella foresta e del cacciare con l'arco.
Fu nel giorno del suo quindicesimo compleanno che la sua vita cambio radicalmente. Mentre tornava a casa dopo una battuta di caccia infruttuosa vide la porta della sua capanna spalancata e Labelith morta all'esterno. Percepi rumori all'interno. Istintivamente si nascose su un albero e aspettò. Quando l'occupante usci vide che si trattava di un uomobestia, con le corna da cervo, alto piu di due metri e con un graffio sanguinante sulla guancia destra del quale sembrava non accorgersi nemmeno. Sicuramente Labelith si era difesa con tutte le forse, ma senza successo. Quando l'essere ripugnante si avvicinò al corpo di Labelith e cominciò a prepararsi a divorarla per lui fu troppo. Incurante del pericolo e furioso per lo scempio della sua Labelith si getto dall'albero sulla creatura con tutta la forza che aveva e con il coltello da caccia incise un profondo solco nella schiena della bestia, dal collo alla coda. La creatura stramazzo al suolo senza emettere alcun suono, abbattuta della brutalità dell'attacco.
Dopo aver sepolto Labelith e bruciato la capanna ormai piena del lezzo del caos comincio a vivere nella foresta da nomade. Spostandosi durante il giorno in cerca di prede da uccidere, stando attento agli uomoni bestia, agli orchi e ai mutanti che vivevano in quei luoghi. Invece la notte riposava su un albero, sempre rimanendo allerta contro qualsiasi pericolo e disseminando i dintorni di trappole, l'impiego delle quali per lui non aveva più segreti. 
Molti anni passarono durante i quali aumentò sempre di più nel suo animo il desiderio di vedere la terra d'origine degli elfi, la mitica Ulthuan, di cui aveva sempre sentito parlare, ma della quale non conosceva altro che storie e leggende.
Fu durante una battuta di caccia che percepì nelle vicinanze rumori di battaglia. Incuriosito, sempre rimanendo all'erta, cominciò ad avvicinarsi....

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