Molte erano le voci che circolavano a Brockel riguardanti l'assassino, ma come tutte le voci bisogna darli il tempo che trovano.
Questa però avremmo dovuta ascoltarla e magari prendere le dovute precauzioni.
Riesco a scrivere sul mio diario per volere di qualche Dio o solamente grazie ad un bacio della dea bendata.
Le righe che seguiranno spero servano da monito a tutti quelli che come noi vogliono avventurarsi senza una sufficiente conoscenza del luogo e sperare di farla franca superando i vari ostacoli che si troverà davanti.
Infatti l'incontro che racconterò tra poco non può definirsi come una epica battaglia ma più che altro come una epica fortuna.
Il party era ben corposo, sei avventurieri pronti a tutto e sicuri che nessuno li avrebbe potuti fermare.
Tranne un assassino elfico
il sospetto salì già quando incontrammo le due guardie, per il pagamento del pedaggio, assassinate a sangue freddo.
McOle investigando sull'accaduto viene colpito in pieno da una trappola perdendo i sensi per un lungo periodo.
A questo punto la situazione è chiara, il famigerato assassino elfico ha trovato le sue ennesime vittime.
Lo scontro si rivela molto più cruento di quello che ci si aspettava. anche l'ogre viene sopraffatto dalle abilità del nemico.
Riusciamo a mettere a segno molti colpi ma pare che l'armatura sia impenetrabile, anche i proiettili hanno difficoltà a ferire.
Fortunatamente l'ogre con un gesto di disperazione riesce a colpire l'albero, su cui si era arrampicato l'elfo, con una cannonata.
Appena la nuvola di fumo inizia a diradarsi, dell'elfo non vi è più traccia.
L'incubo però non è terminato, come se non bastasse Eofisos colto da la sua solita frenesia omicida (che capita sempre quando non serve) si accanisce prima sul corpo dell'ogre in fin di vita terminando la sua esistenza a suon di bastonate (prima ascia bipenne), poi sul mio povero carretto appena riparato distruggendo pure questo.
Decidiamo di passare la notte per curarci e riparare il carro nel medesimo posto fiduciosi che l'assassino stesse facendo lo stesso.
Fortunatamente passiamo la notte indenni.
Appena il carro è riparato ci rimettiamo in viaggio.
Ecco la prossima città che si avvicina.
Kuteholz è una cittadina salvata dall'invasione, non è difesa da mura ma ha qualche guardia qua e la.
decidiamo di passare la notte in una locanda vicino alla piazza centrale.
"Nooo!!! Maledetto Nano devi smetterla"
Ebbene si ho dovuto salutare per sempre il mio fedele carretto che mi ha accompagnato fino a questa città.
Passata la notte vendo tutto ciò che non è strettamente necessario e tutto quello che non posso portare con me.
McOle non è ben accetto nella locanda in quando il locandiere è abbastanza fermo sulla sua politica anti elfi, quindi l'unica alternativa era il bosco.
La mattina dopo McOle ci informa di un piccolo gruppetto di bestie che stavano trucidando il mercante dal quale la sera prima avevamo comperato una strana polverina bianca e qualche rifornimento.
Questo mercante però possedeva una armatura molto interessante ma che in quel momento non potevo permettermi.
Decidemmo cosi di investigare sul'attacco delle bestie e scoprimmo un accampamento di bestie e altri essersi non ben amichevoli.
Troppi anche per un pugno di combattenti ben addestrati.
Cosi decidiamo di ritirarci prima di concludere la nostra avventura senza aver compiuto il nostro obiettivo principale.
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